Descrizione
Congedo delle stagioni è composto da 365 racconti brevissimi, storie vere, non bozzetti, che si consumano in un lampo. Proseguono il genere di Centurie di Manganelli, gli esotici Racconti in un palmo di mano di Kawabata, le Piccole storie senza morale di Alfred Polgar, o Microfictions di Régis Jauffret. Scritte nella prosa tersa dei Sillabari di Parise, ciascuna contiene un mondo, piccolo o grande, che rappresenta il nostro vivere quotidiano.
I racconti ci accompagneranno per tutto l’anno, suddivisi in quattro volumi, all’inizio di ogni stagione: Primavera, Estate, Autunno, Inverno. Sono storie di donne e di uomini, di bambini, di vecchi, di guerra e di incontri casuali, di piccole rivalità e rancori che esplodono, alcuni surreali, altri erotici. Una girandola di sensazioni, Mille e una notte che parlano dal fondo dei cortili di periferia o di lontani campi di battaglia, passioni e solitudini, disordini del corpo e della mente.
In epigrafe a questo primo volume, Primavera, una frase di Kierkegaard che riassume la sfida del libro: “Una storia breve ha talvolta la misteriosa caratteristica d’essere, nonostante tutta la sua brevità, più lunga della storia più lunga”.