Descrizione
Le prosette (amorali) di questa raccolta, organizzate secondo un principio di slittamento tematico e formale, tentano la ricerca di una via d’uscita: dalla soggettivitร , esplorata attraverso l’escussione di quei pidocchi del linguaggio che sono i pronomi; dalla letterarietร – interrogata da un linguaggio capace di evocare la tradizione per aggredirla; dalla narrativitร (ยซla speranza […] che a forza di raccontare questo non sia un raccontoยป). ร una fuga da ciรฒ che zavorra la testualitร , all’insegna di una scrittura di straordinario buon gusto fin nelle minime giunzioni, e capace di muovere al riso: con dietro il miglior Wilcock, Manganelli, gli esperimenti piรน outrรฉs di poesia di ricerca. Ne nasce un’opera fatta di scherzi – in senso musicale: un libro che – รจ il suo maggior paradosso -, per trovare la via della fine, non fa altro che iniziare, guidato da un pensiero della soglia tutto scatti e corse in avanti. Ma se a ogni pagina รจ un nuovo inizio, immersi in questi scritti liminari continuamente dispersi verso direzioni imprevedibili, di cominciamento in cominciamento, ci si ritrova a leggere un macrotesto che non si riesce a chiudere e si vorrebbe non finisse mai.





